Il libro nasce da una collaborazione tra l'artista giapponese Wanli, Max Seidel e Silvana Seidel-Menchi. Wanli è il nome d'artista della pittrice giapponese Mari Furukawa. Ispirazione per l'intero progetto è lʼantica fiaba giapponese di “Urashima Taro”, che racconta l'avventura di un pescatore alla scoperta del mondo marino.
Questa fiaba viene raccontata dalle 101 illustrazioni realizzate dalla giovane artista e dal testo scritto da Max e Silvana Seidel.
Questo libro è pensato sia per i bambini, per stimolare la loro fantasia e sviluppare il loro senso della bellezza, sia per gli adulti indotti, attraverso i rimandi alla tragedia nucleare di Fukushima, a riflettere sul destino della natura nel nostro mondo iperindustrializzato. Le tavole sono delicate, i personaggi non sono definiti né circoscritti in contorni, le composizioni cromatiche tenui portano in unʼatmosfera onirica. Le scene rappresentate sono a tratti drammatiche e potenti, come nelle immagini dellʼeruzione vulcanica o in quelle del minaccioso pesce spada. Alla fine però vince la fede nella forza creatrice e nella bellezza della natura che trionfa. Wanli inventa animali e piante fantastiche, esprime una fede ardente, quasi una divinizzazione della natura che crea un legame profondo tra lʼuomo e tutti gli organismi viventi.